GIORGIO ANTONUCCI

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Cominciai a capire che la medicina non funzionava quando entrai negli ospedali e mi accorsi che le relazioni con i vivi sono condotte con la stessa indifferenza che si ha verso i morti. E scoprii che la nostra medicina è un intervento sull’oggetto da accomodare. [...]

 Appare bizzarro, ed è terribile e disumano che, nel momento in cui una persona sta soffrendo, non ci sia il minimo interesse umano per quanto prova. È un modo che facilita la morte, un modo accettato passivamente da tutti, come se fosse naturale. L’ospedale così com’è oggi non risponde assolutamente alle necessità dei cittadini; è un luogo dove si va per essere riparati come degli oggetti, o dove si va a morire senza che nessuno prenda in considerazione il fatto che non siamo degli oggetti, bensì persone.(Giorgio Antonucci)

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Convegno organizzato dal CESP e da TelefonoViola
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IN MEMORIA DI GIORGIO ANTONUCCI
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Il Caso Braibanti, di Barbara Lalle, con un’intervista ad Anna Grazia Stammati (presidente del Telefono Viola)
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SCIOPERO DELLA FAME DELLA MADRE DI ANDREA VILLANI
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Servizio della trasmissione "LE IENE" sulla uccisione di Mastrogiovanni
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Un Progetto per le scuole
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La società dei devianti. Il nuovo libro di Piero Cipriano
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Esodi, il grido solitario dei migranti - Performance suggestiva alla Pelanda del Macro Testaccio a Roma
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Recensione: Sulle tracce di un poeta pazzo: Giovanni Antonelli
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VI ASPETTIAMO TUTTI I GIOVEDI'

Mastrogiovanni

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Condannati gli infermieri- 
Sconti di pena ai medici
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Per tutti sospensione della pena

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morire, invisibili, sotto gli occhi di tutti. E’ il caso di Francesco Mastrogiovanni,maestro elementare di 58 anni, morto nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania, le cui ultime ore di vita vengono raccontate da Costanza Quartiglio nel suo film documentario “87 Ore”.

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Eventi

OMOSESSUALITA', CARCERE E PSICHIATRIA

Il Caso Braibanti, di Barbara Lalle, con un’intervista ad Anna Grazia Stammati (presidente del Telefono Viola)

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Nessun posto può essere più adatto per entrare in contatto con l’altro se non quello dove “gli altri” si uniscono per vedere riconosciuta la propria esistenza, cittadinanza e identità.

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Pubblicazioni

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L’autore ripercorre la cronaca giudiziaria degli anni ’60 e ’70, riproponendo in questo saggio storie potenti di bambini vissuti nei manicomi, luoghi di istituzionalizzazione oggi chiusi grazie alla legge Basaglia del 1978.

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cipr

Lo psichiatra riluttante, Piero Cipriano, torna a raccontare di  depressi, schizoidi, suicidi, hikikomori, nichilisti, rom, migranti, cristi in croce e anormali d’ogni sorta, nel suo terzo libro La società dei devianti (Elèuthera 2016). Lo fa senza perdere il tratto acuto di una scrittura leggera e di un pensiero critico che ha caratterizzato il suo esordio e completa, così, una trilogia che fornisce, anche ai non esperti, un quadro di insieme dei servizi di salute mentale e delle pratiche psichiatriche.

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