GIORGIO ANTONUCCI

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Cominciai a capire che la medicina non funzionava quando entrai negli ospedali e mi accorsi che le relazioni con i vivi sono condotte con la stessa indifferenza che si ha verso i morti. E scoprii che la nostra medicina è un intervento sull’oggetto da accomodare. [...]

 Appare bizzarro, ed è terribile e disumano che, nel momento in cui una persona sta soffrendo, non ci sia il minimo interesse umano per quanto prova. È un modo che facilita la morte, un modo accettato passivamente da tutti, come se fosse naturale. L’ospedale così com’è oggi non risponde assolutamente alle necessità dei cittadini; è un luogo dove si va per essere riparati come degli oggetti, o dove si va a morire senza che nessuno prenda in considerazione il fatto che non siamo degli oggetti, bensì persone.(Giorgio Antonucci)

continua

Telefono Viola: vi aspettiamo tutti i giovedì

Telefono Viola via dà appuntamento ogni giovedì dalle 17 per aiutarci nella nostra battaglia

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Il Telefono Viola vi aspetta ogni giovedì dalle 17 per aiutarci nella nostra battaglia. Siamo a Roma, in viale Manzoni 55. 

Scrivici se vuoi informazioni

Siamo un’associazione di volontariato senza fine di lucro, il suo operato si basa sulle idee e sulle pratiche di Giorgio Antonucci e di Thomas Szasz. Nasce a Roma il 22 ottobre 1991 fondata da Alessio Coppola, allora presidente del CEU ( Centro di ecologia Umana), attuale presidente dell’associazione è Anna Grazia Stammati ( docente di lettere presso l’ istituzione penitenziaria di Rebibbia – Roma e presidente del Centro Studi scuola pubblica). Il Telefono Viola, così come dimostra l’iniziale denuncia del caso dell’allora ventiduenne Davide Catalano ( sottoposto a TSO, legato al proprio letto nel reparto psichiatrico e, in seguito ad un incendio divampato nella stanza, sottoposto ad amputazione di una gamba), nonché l’ultima tragica vicenda, culminata con la morte del maestro Francesco Mastrogiovanni, avvenuta nel 2009, nel reparto psichiatrico di Vallo della Lucania, in cui l’associazione si è costituita come parte civile nel successivo processo, si dichiara per la solidarietà sociale e contro gli abusi, le coercizioni e le violenze della psichiatria, comunque e dovunque si manifestino. Lo Statuto dell’associazione prevede che i suoi Soci prestino la loro opera gratuitamente in favore dell’organizzazione e non possono stipulare con essa alcun tipo di lavoro dipendente e autonomo.

SOSTIENI IL PROGETTO 
ASCOLTO TELEFONICO. Chi vuole consigli per difendersi o denunciare abusi psichiatrici può telefonare dal lunedì al venerdì affidando un appunto alla segreteria con i propri dati, per essere richiamati non appena possibile (una volta a settimana c’è l’ ascolto diretto con gli operatori volontari e un incontro in sede su appuntamento). Gli ascolti telefonici, i colloqui e i consigli offerti dall’associazione sono gratuiti. L’associazione offre un orientamento sulla questione psichiatrica attraverso l’esperienza dei suoi consulenti e collaboratori, attività che serve soprattutto a prevenire e contrastare il più possibile i trattamenti sanitari obbligatori ( TSO) e le sue forme indirette , dove più si verificano gli abusi della psichiatria, quali le pratiche psichiatriche vincolanti. Si avvale della consulenza e della libera collaborazione dell’avvocato Gioacchino Di Palma.

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